Galleria Nazionale d’Arte Moderna

E poi ci sono i luoghi di sempre.

Tuoi e di tutti.

Quei luoghi dove puoi mangiare avidamente fino a che sei sazio.

O magari piluccare mordicchiando qua e là, seguendo il tuo percorso emotivo.

I luoghi dell’Arte, come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (la GNAM).

Colma di occasioni ghiotte per gli occhi e per l’anima (Klimt, Canova,Degas, Balla,Modigliani, Pollock, Monet…)

E Blu non ancora blu (mancava poco) che mi dice basta alle favole di Rodari e Calvino e agli infiniti laboratori d’arte per bambini.

Sorrido a quegli occhi curiosi.

Vieni con me e porta le tue amichette. Stavolta vi faccio vivere l’Arte. La interpretate, con gesti, movimenti, parole. Ciascuna a modo suo o in gruppo. Inventiamo insieme.

Io che mi incanto davanti a Burri. È il mio specchio. Sono io. Materica, densa, multistrato (pure un po’ bruciata!).

Loro fanno facce. Irresistibili.

E poi Fontana con quel taglio perfetto. Bidimensionale e teso in apparenza. Con quel taglio che apre verso un mondo, un universo, un oltre.

Poetiche e cifre stilistiche tanto diverse.Informale e spazialismo.

Una (Burri) piena di asperità, un caos rosso vivido apparentemente calmo che mi risuona. Da vicino ha una sua grazia e coerenza formale di materia pura.

Grande rosso il titolo.

L’altra (Fontana) fascinosa, perfetta. Cosa c’è dietro quel taglio? Il nulla, l’infinito, un altrove?L’attesa il titolo.

Le ragazze in giro per la GNAM sono uno spasso. Hanno capito il gioco. Fanno da sole.

E forse Blu, quando tutto questo sarà finito, se ne andrà a Milano, a Brera.

E io mamma imperfetta, forse, mi riconoscerò di non essere così imperfetta.

Caffè delle Arti, Villa Giulia e tutti i misteri etruschi, Villa Borghese e (perché no) un salto in Facoltà.

Graditi consigli, storie, approfondimenti.

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